Gli oggetti osservabili con piccoli telescopi amatoriali sono moltissimi: Galileo Galilei scoprì i satelliti di Giove con un piccolo telescopio rifrattore di qualità decisamente inferiore rispetto ai piccoli telescopi presenti sul mercato.
Si possono osservare: Luna, Sole, Pianeti, Galassie, Nebulose, Ammassi, Stelle doppie, Comete.
LA LUNA
La Luna è solitamente il primo astro verso cui si orienta il telescopio. Risulta essere di facile osservazione anche con telescopi molto piccoli; con un telescopio rifrattore da 60 mm ad ingrandimenti bassi (40x o 50x ) si possono distinguere crateri di 6 o 7 chilometri di larghezza. Contrariamente a quanto si pensa, il periodo migliore per osservare la Luna non è in fase di Luna Piena; per avere immagini affascinanti e piene di crateri bisogna osservarla in fase di Luna Calante o Crescente, quando cioè non si presenta tondeggiante. Va osservata all’altezza del terminatore che è il punto in cui la porzione di Luna illuminata incontra la porzione buia: in questa posizione si effettueranno le osservazioni migliori perchè i dettagli vi assumono grande contrasto, i crateri saranno pieni di ombre e le montagne appaiono come punti luminosi e brillanti.
Per questo tipo di osservazione consigliamo l’utilizzo di una mappa lunare, così si potrà dare un nome a tutto ciò che verrà osservato; quando si deciderà di osservare la Luna Piena converrà utilizzare un filtro lunare per evitare l’abbagliamento.
IL SOLE
Bisogna fare molta attenzione quando si osserva questa stella, ci si deve procurare la giusta attrezzatura e prendere le dovute precauzioni.
ATTENZIONE: il Sole non va mai osservato direttamente, senza ripari o filtri adeguati. … necessario fare molta attenzione al surriscaldamento interno del telescopio quando lo si tiene puntato per parecchio tempo serso il Sole.
D’estate, l’osservazione solare va interrotta dopo una trentina di minuti. Il Sole si può osservare direttamente attraverso il telescopio oppure per riflessione: nel primo caso può essere necessario diaframmare le ottiche, riducendo il diametro di ingresso della luce. Si può utilizzare un filtro solare a tutto campo: questo accessorio è tra i più sicuri. Un altro accorgimento consiste nel coprire il cercatore per evitare di guardarci dentro involontariamente. L’immagine del sole può anche venire riflessa su un apposito schermo e , anche se fornisce immagini meno dettagliate, questo rimane il metodo più sicuro.
I particolari da osservare sono:
-Le macchie solari, che cambiano di giorno in giorno.
-Le facole, zone più chiare della superficie solare, che si trovano vicino a delle macchie e si vedono meglio ai bordi del disco
-La granulazione della superficie, osservabile solo con ingrandimenti elevati e quindi con strumenti di elevato diametro.
Oltre ai particolari sopra descritti si possono osservare e fotografare le eclissi di Sole.
I PIANETI
Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno sono visibili ad occhio nudo e appaiono simili alle stelle. Due sono visibili con un piccolo telescopio e sono: Urano e Nettuno. L’ultimo, Plutone, è visibile solo con un grande telescopio.
Mercurio
Risulta essere visibile raramente e solo in alcuni periodi dell’anno. Appare sempre basso all’orizzonte.
Venere
Risulta essere relativamente vicino alla Terra e particolarmente luminoso. Viene chiamato stella della sera o del mattino perchè è il primo oggetto luminoso visibile nel cielo all’inizio della sera o poco prima del mattino. Al telescopio non si scorgono dettagli perchè è immerso in una fitta atmosfera altamente riflettente.
Marte
Si tratta di un pianeta molto interessante da osservare dal momento che si presenta di un color ruggine, con calotte polari molto chiare: con elevati ingrandimenti si riescono a distinguere anche molti particolari della sua superficie.
Giove
Caratteristico con la sua luce bianco-giallastra. A forti ingrandimenti presenta delle bande di diversi colori su tutta la sua superficie. Anche con piccoli telescopi si distinguono chiaramente i suoi quattro satelliti maggiori (Io, Europa, Ganimede e Callisto).
Saturno
Risulta essere facilmente identificabile al telescopio dal momento che presenta un vistoso anello, formato da polveri e da materiale roccioso. L’anello è diviso nettamente dalla divisione di Cassini, visibile anche con piccoli telescopi.
Saturno brilla di colore giallo pallido ed è circondato da satelliti visibili osservando con attenzione. Uno di questi, Titano, è il più grosso satellite di tutto il Sistema Solare.
LE GALASSIE
Sono degli enormi agglomerati di stelle, gas e polveri cosmiche. Il nostro sistema planetario fa parte della galassia denominata Via Lattea.
Le galassie sono classificate a seconda della loro forma in galassie ellittiche, galassie a spirale come la Via Lattea, galassie irregolari.
Le galassie sono tra gli oggetti celesti più fotografati dagli astrofili.
LE NEBULOSE
Sono enormi nubi di gas e polveri, che possono raggiungere estensioni di centinaia di anni luce. Si suddividono in nebulose oscure e nebulose brillanti. Queste ultime brillano di luce propria, grazie alla eccitazione prodotta da stelle molto calde che si trovano al loro interno (in questo caso si parla di nebulose di emissione) o di luce emessa da stelle vicine e da loro riflessa (nebulose di riflessione).
La più bella e famosa nebulosa visibile nell’emisfero nord durante la stagione invernale è M42, la Grande Nebulosa di Orione.
GLI AMMASSI STELLARI
Sono degli aggregati di stelle vicine, tenute assieme dalla loro attrazione gravitazionale. Il numero di stelle interessate può variare da poche decine a qualche migliaia. Un esempio di ammasso è costituito dalle Pleiadi, situato nella Costellazione del Toro. Gli ammassi si distinguono ammassi aperti e in ammassi globulari.
LE STELLE DOPPIE
Sono sistemi costituiti da due o più stelle, vincolate dal loro stesso campo gravitazionale a ruotare attorno al baricentro comune. Possono essere di dimensione e di colore disomogenei.
LE COMETE
Sono corpi celesti che descrivono un’orbita intorno al Sole. Differiscono dai pianeti per caratteristiche orbitali (possono avere orbita ellittica, parabolica o iperbolica) e per caratteristiche di struttura, sono infatti composte da polveri e materiale meteoritico misto a gas congelati. Quando una cometa si avvicina al Sole si osserva lo sviluppo di una chioma (corpo principale luminoso) e di una coda; il nucleo appare sempre piccolo e brillante.